Ristrutturazioni edilizie 2020, come usufruire delle detrazioni fiscali del 50%
Nel caso di ristrutturazioni è possibile distinguere due tipologie di detrazioni fiscali:
- quelle per la semplice ristrutturazione edilizia dell'appartamento (bonus casa con o senza miglioramento energetico);
- quelle per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus).
Qui di seguito sono riassunte le detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali.
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2024
Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2008, n. 303, Supplemento ordinario n. 43/L.
Per il 2023-2024 ha previsto una detrazione fiscale del 50% per quelli realizzati entro il 31 dicembre 2024. Dopo il 31 dicembre 2024, la detrazione fiscale diminuisce al 36% (ma negli ultimi anni, le leggi di Bilancio hanno tendenzialmente confermato il 50% di anno in anno).
I contribuenti possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Cosa prevede la Legge 29 dicembre 2022, n. 197
La norma prevede che è possibile beneficiare della detrazione del 50% delle spese sostenute per i seguenti interventi sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze (lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del D.P.R. n. 380/2001 - Testo Unico Edilizia);
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del D.P.R. n. 380/2001 - Testo Unico Edilizia) effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
- bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici (tra le opere agevolabili rientrano l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri anti-infortunio, l’installazione del corrimano);
- finalizzati a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza);
- articolo 16, comma 2 del Decreto Legge n. 63/2013 ovvero il bonus mobili del 50% utilizzabile nel 2023 con limite di spesa di 8.000 euro che diminuirà a 5.000 euro nel 2024;
- articolo 16-bis, comma 1, lettera h) del TUIR per l'installazione di impianti fotovoltaici ovvero il bonus 50% utilizzabile fino al 31 dicembre 2024;
- articolo 1, comma 12 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 ovvero il bonus verde del 36% da applicare alle spese sostenute fino ad un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- articolo 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) che prevede un bonus fiscale del 75% per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, che la Legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2025;
Fonte: www.lavoripubblici.it